FAQ

Come si individua il “titolare effettivo” delle società di capitali?

Per le società di capitali l’individuazione del titolare effettivo avviene secondo le modalità indicate dall’art. 20, commi  2, 3 e 5, D.Lgs. n. 231/2007, utilizzando:

a) prima il criterio della proprietà diretta (persone fisiche che detengono la titolarità di una partecipazione superiore al 25% del capitale sociale) e della proprietà indiretta (persone fisiche che detengono la titolarità di partecipazioni per più del 25% del capitale sociale, per il tramite di società controllate, società fiduciarie o per interposta persona);

b) poi il criterio del controllo (ad esempio: controllo della maggioranza dei voti esercitabili in assemblea ordinaria; controllo di voti sufficienti per esercitare un’influenza dominante in assemblea ordinaria; esistenza di particolari vincoli contrattuali che consentano di esercitare un’influenza dominante);

c) infine il criterio residuale della titolarità dei poteri di rappresentanza legale, amministrazione o direzione della società. Quando viene utilizzato questo criterio, il titolare effettivo si identifica in colui che esercita in concreto un potere gestorio generale ed il potere di vincolare all’esterno la società. Non devono quindi necessariamente essere indicati, oltre al rappresentante legale, tutti gli amministratori e tutti i dirigenti (cfr. Manuale Operativo di Unioncamere).